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Mario Melis, nella storia recente della nostra terra, ha rappresentato un punto di riferimento per il sardismo più autentico. Per gli avversari politici, e non erano pochi, era invece il simbolo di un movimento e di un mondo che volevano allontanarsi da Roma, ma senza traumi, evitando fughe in avanti prive di costrutto, definendo un ampio perimetro di azioni che avrebbero permesso alla Sardegna di emanciparsi, economicamente e culturalmente dal "contesto coloniale" entro il quale era confinata. Anche gli oppositori, dei più disparati schieramenti, avvertivano in lui questa vis che lo faceva emergere, in statura politica e umana. Per tale motivo, al di là delle divisioni di schieramenti, fu sempre uomo stimato e rispettato. Il presente volume intende raccogliere, tra memorie e ricordi, estratti da libri e giornali, la figura di un grande politico, tratteggiando alcuni tratti salienti del suo agire, le sue battaglie per una autentica autonomia della Sardegna, i rapporti con gli altri partiti, le vicende personali, le conquiste ottenute grazie alla sua lungimiranza. Un omaggio doveroso a Mario Melis e al Partito Sardo d'Azione nel centenario della sua fondazione.